Massa Marittima è una delle principali città d’arte della Maremma toscana. Il suo territorio fu frequentato fin dall’epoca preistorica, come testimoniano importanti ritrovamenti archeologici, prima tra tutti la splendida ed enigmatica “Stele” di Vado all’Arancio, che si può ammirare al Museo Archeologico “Giovannangelo Camporeale” situato all’interno del Palazzo del Podestà. Qui è presente anche una sezione etrusca che testimonia l’intensa attività mineraria dell’epoca attraverso i reperti rinvenuti nell’abitato che sorgeva vicino alle sponde e sulle colline che dominano l’ambiente tutt’oggi selvaggio e incontaminato del Lago dell’Accesa.
E’ l’epoca medievale a caratterizzare indelebilmente l’identità e l’aspetto del centro storico: erede di Populonia come sede vescovile, Massa Marittima nel XIII sec. crebbe demograficamente, economicamente e culturalmente, arrivando a redigere uno dei più antichi Codici Minerari d’Europa e a coniare il Grosso Massetano, unica moneta della Maremma.
Entrando in Piazza Garibaldi si ha la sensazione di fare un tuffo nel passato: la Cattedrale di San Cerbone, il Palazzo del Podestà, il Palazzo Comunale, le palazzine e case torri nobiliari formano una geometria inusuale e sorprendente; qui due volte all’anno si rivive l’atmosfera medievale attraverso il “Balestro del Girifalco”, tradizionale gara di tiro con la balestra.
Lasciatevi stupire dai singolari frutti dell’Albero della Fecondità affrescato sulle Fonti dell’Abbondanza e spingetevi fino al maestoso complesso del Cassero senese e della Torre del Candeliere da cui si gode un panorama suggestivo sulla città e sulle colline fino al mare. Non fermatevi qui: raggiungete la Chiesa e il Chiostro di Sant’Agostino e il Complesso museale di San Pietro all’Orto con il Museo degli Organi Meccanici Antichi e il Museo di Arte Sacra, tappa irrinunciabile per la visita alla Maestà del Lorenzetti, antica e meravigliosa pala d’altare.
La tradizione medievale si fonde con l’identità mineraria che da sempre ha caratterizzato Massa Marittima: ancora oggi si possono cogliere segni profondi nel territorio – in particolare nelle frazioni di Niccioleta e Fenice Capanne – e nei suoi abitanti che hanno voluto custodirne memoria creando il Museo della Miniera, un luogo dove comprendere una realtà ed un lavoro che hanno forgiato il carattere della città.
Concedetevi del tempo per visitare i borghi pittoreschi di Tatti e Prata e per una sosta a Valpiana per scoprire il sito metallurgico delle Ferriere e l’Aquarium Mondo Marino.
Il nostro territorio e la nostra città meritano di essere scoperti lentamente, assaporando ogni angolo, ogni vicolo, ogni scorcio, magari fermandosi a gustare i nostri eccellenti e ricercati prodotti enogastronomici, tipici della cucina e del vivere toscano.