Agricoltura sostenibile e prodotti tipici

L’area delle Colline Metallifere si caratterizza anche per un’importante tradizione enogastronomica e agricola, che il Parco si impegna a promuovere e valorizzare, con particolare attenzione per chi unisce la qualità dei prodotti agroalimentari con metodi di produzione condotti all’insegna della sostenibilità. L’obiettivo di qualificare e valorizzare le produzioni tipiche locali genera importanti ricadute culturali, sociali, economiche e ambientali. Questi produttori contribuiscono a mantenere il paesaggio e a conservare il delicato equilibrio dell’ambiente raggiungendo così un duplice obiettivo che va a vantaggio di tutta la collettività del Parco. Ma vediamo dove si trovano i luoghi del cibo nel territorio del Parco nazionale delle Colline Metallifere.

Nel territorio di Massa Marittima, in zona Marsiliana l’Azienda Agricola Campo Ruffaldo gestita dalla famiglia Guazzini da circa 70 anni coltiva e seleziona i migliori grani locali, prodotti in terra di Maremma. L’Azienda da qualche anno è animatrice della Filiera DRAGO (Distretto Rurale Agricolo Gastronomico Organizzato) e grazie al suo molino produce farina locale da grani antichi, con una esperienza che permette di portare sulla tavola pasta e prodotti che sono una cura primaria per il benessere dell’uomo e della Natura.

 

Sempre a Massa Marittima, in località Cura Nuova, si trova il caseificio Saba Formaggi dove vengono prodotti degli ottimi pecorini e caprini. Una produzione che negli ultimi anni, per migliorare la qualità del latte, ha visto la collaborazione tra l’azienda e la Facoltà di Agraria dell’Università di Pisa che sta portando ad una sperimentazione volta a creare un pecorino in grado di combattere il colesterolo “cattivo”.

Sempre per quanto riguarda i formaggi a Monterotondo Marittimo si trova il caseificio “geotermico” Podere Paterno dove sono allevate più di mille pecore. La produzione varia da prodotti freschi a quelli più stagionati, utilizzando “latte crudo” per mantenerne così l’aroma naturale nel formaggio. Nella sua continua ricerca di perfezione ed equilibrio, il Podere Paterno è attento all’ambiente e per questo utilizza il calore geotermico, che la zona offre, per il proprio ciclo produttivo. Per la produzione di energia elettrica utilizza un impianto fotovoltaico.

A Montieri il prodotto tipico per eccellenza è sicuramente la castagna. Tutta la zona infatti è ricca di castagneti dove molti degli esemplari di Castanea sativa sono secolari. Esiste l‘associazione Castagna Alta Maremma che tutela e promuove la valorizzazione di questo prodotto che si consuma sia fresco, che essiccato. Le castagne, dopo aver subìto il processo di essiccamento all’interno del seccatoio, vengono sbucciate e portate al mulino per la macinazione al fine di ottenere una farina di alta qualità a km 0. A differenza dalle altre farine ottenute da frutta secca, la farina di castagne presenta un bassissimo contenuto in grassi, tanto che alcuni dietologi consigliano di utilizzarla in sostituzione ad altre farine. Dal punto di vista nutrizionale ha un elevato apporto calorico. Ricca di carboidrati complessi (amidi) e con un discreto apporto proteico, contiene circa il 3,7% di grassi ed è una preziosa fonte di sali minerali e contenuto di vitamine.

 

 

Per quanto riguarda l’olio il Frantoio San Luigi in località Basse di Caldana, Comune di Gavorrano, produce olio extra vergine da olive raccolte nel raggio di 40 chilometri dall’azienda. Il frantoio dal 2009 è al 100% Carbon Free: le uniche fonti energetiche utilizzate sono il sole ed il nocciolino delle olive, le quali sono fonte rispettivamente di energia elettrica e termica, entrambe a impatto zero e direttamente prodotte in azienda. Grazie a questo impegno in difesa dell’ambiente il Frantoio San Luigi è entrato a far parte dell’Associazione “Agricoltori Custodi della Comunità del Cibo a Energie Rinnovabili della Toscana”, la prima comunità mondiale del cibo ad energia pulita e rinnovabile composta da imprenditori toscani che hanno come priorità quella della sostenibilità ambientale e l’utilizzo delle energie rinnovabili nei propri processi produttivi.

Una delle prime imprenditrici ad aderire al Forum della Carta Europea per il Turismo Sostenibile è stata Anastasia Vecchiarelli e la sua famiglia, delle Aziende Agricole Montegrappa e Santhia piccole aziende a conduzione familiare, situate a due passi dal rinomato “ Castel di Pietra”, o Castello della Pia dantesca, nel Comune di Gavorrano. Le due aziende biologiche certificate CCPB, producono olio, ortaggi, zafferano, piante aromatiche, cece bianco e cece nero, e propone numerosi laboratori didattici e di archeologia sperimentale legata al cibo, esperienze di raccolta di olive e zafferano.

Con un passato da montatrice TV e Cinema Chiara Bizzarri, rientra alcuni anni fa nella sua terra e assieme al marito e alla famiglia di orgine dà vita al suo sogno: vivere in un modo sano in mezzo alla Natura ed essere lieve e rispettosa nel modo di coltivarla. Nasce così l’Azienda Agricola e Agriturismo Poggio Tondo a due passi dall’importante sito etrusco nel Comune di Scarlino, in Pian d’Alma, immerso nella cornice della macchia mediterrane a soli pochi minuti di distanza dal mare, da qui si possono fare indimenticabili esperienze trekking e bike. L’agriturismo Poggio Tondo fa parte di un’azienda agricola custode di grani antichi e colture orticole tipicamente toscane.

Custode di un’avifauna unica ed esclusiva che offre, agli amanti del wildlife-watching, la possibilità di osservare da vicino la ghiandaia marina, i caprioli al pascolo all’alba tra le orchidee selvatiche, la volpe che si avvicina curiosa, i cuccioli di cinghiale che grufolano nel bosco in cerca di tuberi. Spesso gli operatori del Parco che si occupano di biodiversità collaborano con queste giovani e innovative aziende per verificare lo stato di salute dei biotopi e la presenza di endemismi.

Sulle Colline Metallifere è presente la Strada del Vino di Monteregio che riunisce molte aziende vitivinicole in cui viene prodotto il pregiato vino Doc Monteregio di Massa Marittima, e poi enoteche, agriturismi e ristoranti.

Da segnalare la condotta Slow Food del Monteregio di Massa Marittima che collabora con il Parco su molti progetti, da segnalare quello della “mineralità del gusto” con cui tramite varie iniziative (mostre mercato, mercati locali, eventi, degustazioni, cooking class) per locali, scuole, visitatori, turisti e esperti si conducono alla scoperta della relazione tra i prodotti tipici del territorio e la nostra geologia.

Sono numerosi i prodotti certificati della tradizione Toscana e ancora più nello specifico, della tradizione Maremmana. Il Parco delle Colline Metallifere vanta, all’interno dei suoi confini, 54 Prodotti Agricoli Tradizionali (PAT), 3 prodotti Slowfood,2 etichette di vino DOC, due prodotti IGP e un prodotto DOP.

Nel territorio del Parco opera anche l ’Azienda sperimentale “Santa Paolina” a Follonica  afferente all’Istituto per la BioEconomia – IBE – che è nato dalla fusione dell’Istituto di Biometeorologia (IBIMET)  e dell’Istituto per la Valorizzazione del Legno e delle Specie Arboree (IVALSA), che nel corso degli anni hanno sviluppato competenze e complementarietà nel settore strategico della bioeconomia. L’azienda Santa Paolina di Follonica ha come compito preminente la conservazione della biodiversità vegetale e il supporto alla ricerca svolta dall’IBE. Presso l’Azienda, operativa sin dal 1966, sono conservate importanti collezioni varietali di pero, pesco, olivo, kaki, melo, cotogno.

Tra le iniziative a km 0 sono sicuramente da segnalare l’esperienza di Orti di Maremma, orto sociale biodinamico e rigenerativo, il nascente Emporio delle Vie dell’Orto e il Pulmino Contadino, un gruppo di produttori e acquirenti che hanno organizzato una distribuzione di prodotti agricoli acquistando dalle aziende agricole del territorio e distribuendo sul territorio delle Colline Metallifere con dei pulmini verdure, ortaggi, marmellate, prodotti da forno, carne, uova e frutta. In questo modo si vendono i prodotti locali ad un prezzo trasparente, si aiutano le aziende e si migliora l’ambiente e valorizza le biodiversità.

 

Allevamento di Asini a Podere Ponte alle Catene (Puntone di Scarlino)

Poche centinaia di metri a nord del MAPS (Museo Archeologico del Portus Scabris) – una delle porte del Parco – raggiungibile anche grazie ad una panoramica pista ciclabile che si affaccia sul Padule di Scarlino, si trova il Podere Ponte alle Catene nella frazione Puntone di Scarlino che è un’istituzione per tutta la Maremma Toscana. Qui infatti Bandite di Scarlino, ente nel Comune di Scarlino, alleva da tempo una razza di asino molto particolare: il miccio amiatino. Lo stesso utilizzato per tanti anni nelle gallerie delle miniere del circondario. Gli animali dell’allevamento vivono allo stato brado e possono giocare ai margini del Padule di Scarlino. Presso il Podere Ponte alle Catene si possono avvicinare e fare attività (Ono didattica, onoterapia, trekking someggiati) con gli asini grazie alle appassionate operatrici professioniste di AsiniAmo.

Il latte d’asina è protagonista di un progetto che coinvolge l’azienda ospedaliera pediatrica universitaria “Meyer” di Firenze, la facoltà di medicina veterinaria di Pisa, l’Istituto zooprofilattico sperimentale del Lazio e della Toscana e che ha portato alla certificazione del prodotto, prezioso sostituto al latte vaccino per i neonati che soffrono di intolleranza al lattosio.

L’uso del latte d’asina non si limita al campo pediatrico, è impiegato anche nella nutrizione geriatrica e nell’industria cosmetica. La richiesta di mercato sta aumentando per il suo alto valore di digeribilità, per il suo basso contenuto di grassi, per essere un antibatterico naturale (grazie alla presenza di lisozima) e contenere vitamina D e calcio: un vero e proprio nettare.

La stalla dell’allevamento è progettata dall’università di Pisa STPA (Scienze delle tecnologie e delle produzioni animali): qui e nel campo girano indisturbati gli asini amiatini.

Al contrario del detto popolare l’Asino è un animale molto intelligente, è molto socievole, ama stare in compagnia dell’uomo ed è molto sensibile. Ha un bel pelo morbido e soffice e adora essere grattato alla testa. Mettendosi in ginocchio si fiderà ancora di più e si avvicinerà senza timore.

Li si possono osservare con facilità lungo la pista ciclabile tra Puntone di Scarlino e Follonica, parte della Ciclovia Tirrenica.

L’azienda Complesso Agricolo Forestale Regionale Bandite di Scarlino

L’azienda Bandite di Scarlino di proprietà della Regione Toscana occupa una superficie di circa 8700 ettari, di cui circa 3900 nel comune di Scarlino, 3000 in quello di Follonica, 1450 in quello di Castiglione della Pescaia e 380 in quello di Gavorrano.

Le attività svolte sono di tipo agricolo e forestale tese alla valorizzazione, conservazione e salvaguardia degli ecosistemi.

Si allevano pernici rosse in purezza e fagiani per il ripopolamento nelle aree protette e nel territorio libero della provincia di Grosseto.

Dal 2005 è iniziato l’allevamento di asini amiatini con lo scopo di conservare la biodiversità, favorire la produzione di latte, l’onoterapia ed il trekking someggiato.

E’ presente in azienda un nucleo di vacche Maremmane allevate allo stato brado nell’aria umida di Scarlino.