Geologia, Geositi e Geodiversità
Il Parco delle Colline Metallifere – Tuscan Mining Geoapark, racconta in oltre 100 mila ettari del proprio territorio, la storia geologica di 300 milioni di anni. La sua esistenza e la sua morfologia sono legate a vicende geologiche complesse che hanno interessato la Toscana meridionale durante la formazione dell’Appennino Settentrionale. Partendo dalle rocce più antiche di età carbonifera della Val di Farma e Val di Merse, attraversando il Mesozoico nelle rocce della Val di Bai, Roccatederighi, Gavorrano, Cornate di Gerfalco e La Pietra, si giunge in tempi più recenti agli affioramenti rocciosi di Massa Marittima e Sassoforte: così si può raccontare la storia geologica del Parco, in questa parte di Colline Metallifere.
La spiccata geodiversità presente in questo territorio, frutto della lunga e complessa evoluzione geologica di quest’area, narra di bacini sedimentari e di “plutoni” magmatici intrusivi, di inversioni di rilievo e serbatoi geotermici, di una tettonica importante e di filoni mineralizzati a solfuri misti che hanno reso le Colline Metallifere uno dei distretti minerari più importanti d’Europa, sfruttato per i metalli di rame, ferro, piombo e argento fin da epoche antichissime (età del rame, circa 3000 anni prima di Cristo) e in tempi recenti per l’estrazione di pirite (sino alla fine del 1900), utilizzata per la produzione di acido solforico.
Al lavoro della natura è seguita la frenetica attività dell’uomo che ha lasciato tracce indelebili nel paesaggio e splendide testimonianze di archeologia industriale. In questo territorio, che passa da costiero a montano, in cui sono stati censiti più di 250 minerali e rocce diverse, sono stati individuati 41 geositi, che con la loro rilevanza scientifica, didattica ed educativa, coprono un’ampia gamma di temi e di aspetti geologici. Alcuni di essi sono stati inseriti in itinerari di visita a tema geologico, diventando così geopercorsi.
I geositi sono la chiave di lettura di un Geoparco.
Sono luoghi che testimoniano in modo chiaro ed esemplare l’evoluzione della crosta terrestre o l’influenza che questa ha avuto sullo sviluppo della vita e dell’uomo. Proprio per questo sono elementi del Patrimonio Geologico. Comprendono infatti affioramenti di rocce, suoli, fluidi, minerali, fossili e anche particolari forme del paesaggio.
Nel Parco delle Colline Metallifere sono stati al momento individuati 41 geositi suddivisi in 5 categorie:
– geositi a prevalente carattere STRATIGRAFICO;
– geositi a prevalente carattere GEOTERMICO;
– geositi a prevalente carattere MINERARIO;
– geositi a prevalente carattere GEOMORFOLOGICO;
– geositi a prevalente carattere IDROGEOLOGICO.
I geositi sono
(gli anni sono indicati in M.a. = milioni di anni e K.a. = migliaia di anni):
1. I Canaloni e la Formazione di Poggio al Carpino (Permiano-Triassico inferiore 255-250 M.a.)
2. L’ansa a quota 190 del Torrente Farma (Permiano superiore 260-253 M.a.)
3. Le filladi e quarziti del Torrente Mersino (Permiano-Triassico 255-250 M.a.)
4. La valle del Torrente Bai (Triassico ~ 230 milioni di anni)
5. Il parco minerario di Gavorrano ed il Teatro delle Rocce (Triassico-Giurassico inferiore 228-200 M.a.)
6. Le cave di “marmo” rosso di Caldana (Giurassico inferiore ~ 195 M.a.)
7. Le cave di rosso ammonitico di Gerfalco (Giurassico inferiore ~ 190 M.a.)
8. Le ofiolti della Bartolina (Giurassico superiore ~ 150 M.a.)
9. Lo sperone roccioso di La Pietra (Giurassico superiore ~ 148 M.a.)
10. La faglia ed il filone quarzoso cuprifero di Boccheggiano (Pliocene inferiore ~ 4,5 M.a.)
11. Le “Biancane” di Monterotondo Marittimo (Pliocene inferiore ~ 4,5 M.a.)
12. Il granito di Gavorrano (Pliocene inferiore ~ 4,5 M.a.)
13. Il Sassoforte (Pliocene superiore 2,6-2,0 M.a.)
14. Il duomo lavico di Roccatederighi (Pliocene superiore 2,6-2,0 M.a.)
15. I travertini di Poggio al Montone (Pleistocene superiore ~ 179 ± 17 K.a.)
16. I travertini di Massa Marittima (Pleistocene superiore ~ 130 K.a.)
17. I travertini di Pianizzoli (Pleistocene superiore ~ 47 ± 6 K.a.)
18. Le sabbie calcaree ed i travertini del Fiume Pecora (Pleistocene superiore ~ 126 K.a.)
19. La cava di Campo alle Rose (Pleistocene superiore ~ 126 K.a.)
20. Il Lago dell’Accesa (Pleistocene superiore ~ 126 K.a.)
21. La cascata del Fiume Pecora (Pleistocene superiore ~ 126 K.a.)
22. I soffioni di San Federigo (Pleistocene superiore ~ 126 K.a.)
23. La Buca dei Forni dell’Accesa (Pleistocene superiore ~ 126 K.a.)
24. Cala Violina (Olocene ~ 11,7 K.a.)
25. La sorgente Aronna (Olocene ~ 11,7 K.a.)
26. Serrabottini (Età etrusca, medievale, XVI secolo)
27. Castel di Pietra (Medioevo)
28. Le cavità e le miniere di Poggio Mutti (Medioevo)
29. Le miniere d’argento di Montieri (Medioevo)
30. La Buca delle Fate (Medioevo)
31. Rocchette Pannocchieschi e Cugnano (Medioevo)
32. Lo Stregaio, Monte Gai (Medioevo)
33. Poggio Mozzeto (Medioevo)
34. La cava di Monte Leo (dal Medioevo al XVIII secolo)
35. Il Cavone (XV secolo)
36. Le cave di alunite di poggio Speranzona (Montioni) (XVI-XIX secolo)
37. La Castellaccia (XIX secolo)
38. Le Tane della Camilletta (dalla preistoria al XX secolo)
39. Le “Roste” di Boccheggiano (fine XIX-inizi XX secolo)
40. Il sinkhole di Monte Calvo (prima metà del XX secolo)
41. Il percorso delle trincee delle Cornate di Gerfalco (Giurassico inferiore – Paleogene ~ 195–23 M.a.)
I Geositi si possono trovare descritti nei seguenti volumi:
I geopercorsi sono:
1 I sentieri dell’argento di Montieri (Montieri)
2 I travertini di Massa Marittima (Massa Marittima)
3 Il “marmo” rosso di Caldana (Gavorrano)
4 Il Sassoforte (Roccastrada)
5 L’alunite di Poggio Speranzona (Follonica)
6 La Castellaccia (Massa Marittima)
7 Le “roste” di Boccheggiano (Montieri)
8 Le miniere di Poggio Mutti (Montieri)
9 Le tane della Camilletta (Massa Marittima)
10 Le trincee delle Cornate di Gerfalco (Montieri)
11 Pian delle Gore (Massa Marittima)
12 Sopra e sotto i Forni dell’Accesa (Massa Marittima)